PETIZIONE POPOLARE
PER LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO AUTOMOBILISTICO
E PER LIMITARE LE EMISSIONI DEGLI AGENTI CHIMICI
RESPONSABILI DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE
I sottoscritti cittadini
consapevoli dei gravissimi danni alla salute umana causati dall’esposizione continuata ai molteplici agenti inquinanti (ossidi di azoto e zolfo, benzene, idrocarburi policiclici aromatici, composti organoclorurati, micropolveri, idrocarburi incombusti e parzialmente incombusti, ecc.) incessantemente rilasciati nell’atmosfera, nelle acque e nel suolo, dalle fonti più varie (autoveicoli, impianti industriali, centrali termiche, ecc.);
coscienti, altresì, dei drammatici effetti provocati dai crescenti livelli di inquinamento ambientale sul complessivo equilibrio ecologico planetario - basti pensare, ad esempio, al progressivo assottigliamento della fascia di ozono stratosferico, preziosissima nell’assorbire le radiazioni solari ultraviolette di tipo B e C, potenzialmente molto dannose per tutte le forme di vita che popolano il nostro pianeta, oppure al lento surriscaldamento del globo terrestre indotto dalla continua immissione nell’atmosfera di gas serra, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe comportare (e che già, in parte, sta comportando): desertificazione di vastissimi territori attualmente coltivabili, drastico impoverimento delle riserve idriche a disposizione di larga parte della popolazione mondiale, innalzamento del livello di mari e oceani, con allagamento di ampie zone costiere oggi abitate;
consci che la causa prima di tale tragica situazione debba essere ricercata in un modello di sviluppo economico irresponsabile, volto unicamente al profitto immediato e incurante di tutte le ricadute ambientali, sociali e sanitarie;
fermamente convinti che ognuno, nel proprio ambito, debba attivamente adoperarsi per contribuire a porre termine alle sciagurate dinamiche che stanno portando al collasso ecologico del nostro pianeta e che, in particolar modo, le varie istanze della pubblica amministrazione, ciascuna per quanto di propria competenza, abbiano il dovere primario di tutelare la salute e la qualità dei livelli di vita della collettività, al di là di qualsiasi altro eventuale interesse di tipo diverso e, se necessario, anche contro di esso;
rilevando che:
negli ultimi anni si è assistito ad un forte incremento della grande distribuzione sull’asse viario della SS Nuova Vigevanese, divenuta in poco tempo una delle strade a maggior concentrazione di Centri Commerciali in tutta Europa (a cui, ancora, se ne aggiungerà un altro, considerando la prevista realizzazione di un ulteriore complesso di grandi dimensioni al Q.re Tessera di Cesano Boscone);
i sopracitati Centri Commerciali non sono stati concepiti per le esigenze degli abitanti della zona, ma per soddisfare un’utenza molto più ampia;
sono in progetto, ad Assago, due interventi di dimensioni notevolissime: l’ampliamento (raddoppio) dell’ex Euromercato, oggi Carrefour, e la realizzazione della "cittadella del divertimento per adulti" più grande d’Europa, che prevede numerosi cinema, teatri, discoteche, ristoranti nonché altri Centri Commerciali, con un prevedibile vertiginoso incremento del traffico che potrà raggiungere i venti milioni di veicoli l’anno;
secondo il rapporto annuale dell’ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente) sulla qualità dell’aria, in relazione all’emissione sempre crescente di micropolveri, viene evidenziata per l’anno 1999, a Milano e nel suo Hinterland, la crescita esponenziale della mortalità per i soggetti maggiormente a rischio (bambini ed anziani che abitino nelle zone più esposte a questo tipo di inquinamento) e l’aumento dei ricoveri ospedalieri per le patologie correlate, durante le giornate di maggiore congestione da traffico;
le varie proposte di nuovi percorsi viabilistici nella nostra zona e il progetto di realizzazione di una linea metropolitana di superficie a Milano, sono pensati principalmente in funzione delle esigenze della grande distribuzione (per quanto riguarda la linea metropolitana, ad esempio, se fosse limitata alle fermate Cantalupa e Milano Fiori come si prospetta, non sarebbe funzionale alle esigenze della cittadinanza, in quanto escluderebbe l’Ospedale San Paolo e il Q.re Sant’Ambrogio);
constatando, altresì, che
la zona sud occidentale della Provincia di Milano è l’unica area rimasta ancora, in larga misura, a verde agricolo in tutta la Provincia milanese; nonostante da anni sia stata costituita a Parco (denominato "Parco Agricolo Sud Milano") e, di conseguenza, assoggettata a precisi vincoli di tutela ambientale, vi sono validi motivi di ritenere che tali vincoli siano da lungo tempo sistematicamente oggetto di verifica e modifica per l’incessante pressione di grandi gruppi di speculazione immobiliare (il cui principio guida, come è sin troppo noto, è quello di ricavare ingenti profitti in tempi rapidi, senza minimamente curarsi dell’impatto dei complessi da edificare né sull’ambiente né sulla qualità della vita delle popolazioni coinvolte);
la difesa intransigente del Parco Sud non è un romantico principio astrattamente ambientalista ma, anzi, risponde ad un bisogno estremamente concreto, in quanto esso rappresenta un insostituibile "polmone verde" a ridosso della metropoli di Milano;
ogni intervento urbanistico e viabilistico all’interno del Parco Sud può essere la premessa per una nuova espansione cementificatrice e, conseguentemente, per la progressiva diminuzione di un bene così prezioso per la nostra salute;
per quanto finora illustrato, guardano con crescente preoccupazione allo sviluppo urbanistico che si sta delineando per la parte sud occidentale della Provincia di Milano, nelle immediate vicinanze del capoluogo, per l’abnorme consumo di aree verdi e per il continuo aumento del traffico automobilistico che esso comporta
e, per tutto quanto sinora esposto,
CHIEDONO
alle Signore e ai Signori Sindaci dei Comuni di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Gaggiano, Trezzano s/N:
di tenere nella dovuta massima considerazione i dati sull’ambiente forniti dagli organismi preposti e di provvedere, sulla base di questi dati, agli interventi necessari per porre un freno ai gravissimi attentati alla salute dei cittadini che gli attuali livelli di inquinamento comportano;
di dotarsi di tutti gli strumenti che consentano gli interventi di cui al punto precedente, per esempio i piani di zonizzazione acustica, di rilevazione dei campi elettromagnetici e della qualità dell'aria;
un deciso determinato per la salvaguardia del Parco Agricolo Sud Milano, affinché le Amministrazioni Comunali in indirizzo rispettino le norme tecniche del Parco e mantengano gli attuali confini sul proprio territorio;
di ritirare le proprie adesioni dall’accordo di collaborazione tra la Provincia di Milano ed i 16 Comuni del Sud-Milano, siglato a novembre 2000, giacché in quel documento si antepone all’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale un progetto d’area che, se realizzato, contrasterebbe con l’attuale gerarchia della pianificazione urbanistica; ciò prospetterebbe un uso distorto e dequalificante della risorsa (scarsa) del territorio del Sud-Milano;
un deciso impegno per bloccare l’espansione dei grandi centri commerciali ("Cittadella del divertimento" ad Assago, centro multiplex a Cesano Boscone, cinema multisala a Buccinasco), che abbiano caratteristiche tali da divenire attrazione per un’utenza proveniente dall’intera regione ed oltre;
di attivarsi, nei confronti della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, affinché siano avviati i lavori per la metropolitana di superficie sulla linea Milano - Mortara;
di rinunciare alla realizzazione del tratto di viabilità intercomunale Gaggiano - Corsico - Buccinasco - Milano. Tale strada a scorrimento veloce (4 corsie) delimiterà una nuova vasta area dell’attuale Parco Agricolo Sud Milano, che diventerà così edificabile, frantumerà la continuità del Parco, compromettendone la funzione di "polmone verde", e non risolverà i problemi di congestione automobilistica dell’area metropolitana; è ormai provato e risaputo, infatti, che nuove strade costruite in nome della fluidificazione del traffico automobilistico non lo riducono ma, anzi, richiamano ulteriori flussi veicolari;
di attivarsi nei confronti del Comune di Milano affinché sia realizzato il tratto di collegamento da Via per Buccinasco a Via Crivelli - Via Chiodi;
di avviare studi per la realizzazione di una corsia preferenziale sulla SS Nuova Vigevanese riservata ai mezzi pubblici;
di impegnarsi a concordare con l’A.T.M., e con le altre società che gestiscono il servizio di trasporto pubblico, un’unica tariffa per gli utenti dei Comuni sopracitati, pari al costo di un biglietto urbano di Milano.